mercoledì 1 ottobre 2014

Anche i genitori sono persone

Brano estrapolato dal libro "Cambia il corpo, cambia la vita"
Finora si è parlato di come i genitori vedano i figli in modo diverso, durante gli anni dell'adolescenza; ma in questi stessi anni, anche i ragazzi incominciano a vedere i genitori con occhi diversi. Molti dei ragazzi e delle ragazze con cui abbiamo parlato ci hanno detto di avere incominciato a renderci conto che i loro genitori sono delle persone: delle persone qualunque, con difetti e debolezze, insicurezze e problemi, proprio come tutti.
Alcuni figli arrivano a capirlo prima, soprattutto quelli che hanno subìto maltrattamenti e violenze. E crescono sapendo di non poter sempre contare sui loro genitori.
Se invece sei cresciuti nell'idea che i tuoi genitori fossero dei fulgidi esempi di perfezione, o, se non altro, quelli a cui spettava l'ultima parola su quasi tutti i problemi della vita, il vederli come persone normali può rappresentare uno shock o una delusione.

Ci disse Melissa, di sedici anni:
Ho notato ultimamente che quando mia madre e mia nonna litigano sembrano due bambine dell'asilo. Perché non possono limitarsi a dire tranquillamente quello che pensano? Io e mia sorella ci comportiamo in modo più maturo di loro, il più delle volte.

E Bernie, di quindici anni:
I miei genitori continuano a beccarsi. Litigano tutto il tempo. Mi sembra così stupido.Non capisco come facciano a sopportarlo.


Quand'eri bambino, forse accettavi i litigi tra i tuoi genitori, o le loro abitudini più strane o il loro modo di fare le cose, con 'idea che così è fatta la vita. Invece, via via che diventi grande, la tua esperienza del mondo si amplia, conosci altre persone che si comportano in modo diverso, trovi altri modelli da cui derivare i tuoi valori.
Quando comincerai a formarti dei valori personali, ti troverai forse a criticare i tuoi genitori per quegli aspetti della personalità o della loro vita che non sono all'altezza dei tuoi valori. Parecchi adolescenti da noi intervistati confessano di sentirsi imbarazzati dal modo in cui parlavano, o vestivano o si comportavano i loro genitori.

Ci disse Geri, una ragazza di quattordici anni, di Denver:
Mia madre non sa comportarsi. E' venuta a questa riunione della mia scuola, e interrompeva e parlava più forte di tutte le altre. Io mi vergognavo talmente che facevo finta che non fosse mia madre.

Succede a tutti, in qualche situazione, di avere la tentazione di far finta che i nostri genitori non siano i nostri genitori. Ed è una cosa che fa stare male, quando la si prova.
Forse è successo anche ai tuoi genitori quando avevano la tua età. Prova a chiederglielo.

Maurice, un ragazzo di sedici anni di Los Angeles, fece presente un altro piano su cui può nascere un conflitto, quando i figli incominciano a giudicare i genitori come persone:
Io vado in chiesa tutte le domeniche, e mi arrabbio moltissimo perché i miei genitori non ci vanno. Sono degli ipocriti. Non fanno che criticare la gente "senza religione" ma poi loro vanno in chiesa soltanto nelle grandi festività. La domenica mattina mio padre ha la sua partita di golf, e guai a toccargliela!

Forse anche tu pensi che i tuoi genitori non facciano abbastanza per mettere in pratica i valori in cui dichiarano di credere, si tratti di religione, politica, onestò o semplice umanità. E forse, come Maurice, anche tu pensi che per questa ragione siano degli ipocriti, e ti viene voglia di dirgli in faccia che stanno dando un cattivo esempio.
Oppure ti sembra che i tuoi genitori siano attaccati a valori che sono completamente falsi. E se cerchi di convincerli di questo, come tendono a fare molti ragazzi della tua età, finite per litigare.
In molte famiglie ci sono aspre e violente discussioni di politica: se sia giusto il servizio militare obbligatorio, se si debba o meno entrare in guerra, se si debba sostenere la legge sui diritti civili, se si debba o meno por fine alla discriminazione contro gli omosessuali.
In certi casi le vostre opinioni sono così divergenti che ti senti spinto a disobbedire apertamente ai tuoi genitori.

Barry, quindici anni, ci disse:
Con i miei genitori va molto male. Tanto che me ne sono andato di casa, perché avevamo dei litigi furibondi sul fatto che io volevo mantenere i rapporti con i genitori di mia madre. Loro non gli parlano, e non vogliono che noi figli li andiamo a trovare; credo che i miei vogliano punirli per qualcosa che è successo prima ancora che nascessi io. Secondo me questo fa schifo. E' puerile ed egoista da parte loro comportarsi così, e adesso io sono abbastanza grande per decidere da solo. Così sono venuto qui dai miei nonni, per le vacanze, anche se i miei erano assolutamente contrari. Ho messo via i soldi per tutto l'anno per pagarmi il viaggio.

Ed ecco il racconto di Ruthie, una ragazza di sedici anni:
I miei genitori sono così conservatori che mi fanno impazzire. Sono convinti che tutto quello che dice o che fa il governo sia giusto, per esempio che le compagnie ptrolifere fanno bene ad avere dei profitti così alti, che è giusto essere una potenza nucleare. Io non riesco nemmeno a parlare con loro senza mettermi a urlare. Ma la lite più furibonda l'abbiamo avuta l'estate scorsa, quando ho partecipato a una manifestazione contro un impianto nucleare e mi hanno arrestata, e i miei genitori non volevano neppure mandarmi i soldi per la cauzione. Sono rimasta in carcere finché degli estranei hanno raccolto i soldi per farci ottenere a tutti la libertà provvisoria. E quando sono tornata a casa non mi hanno rivolto la parola per una settimana.

Probabilmente Ruthie e i suoi genitori non riusciranno mai a superare le loro divergenze politiche; ma forse in futuro potranno trovare altri terreni di intesa, senza toccare la politica. Tuttavia, in alcune famiglie queste divergenze di valori e di idee producono una rottura definitiva tra genitori e figli. In altre invece, entrambe le parti imparano a rispettare le opinioni gli uni degli altri, e ad accettare il fatto che ciascuno ha il diritto di prendere posizione in base alla propria coscienza.
In certi casi il problema è soprattutto dei genitori. Non si diventa adulti automaticamente, solo perché si hanno trenta, quaranta o cinquant'anni. Non solo perché il corpo è diventato adulto.


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