venerdì 28 giugno 2013

Pakistan: il coraggio di Malala

Eh già... l'adolescenza non è davvero uguale per tutti nel mondo!

Malala è una ragazzina pakistana della regione dello Swat. Dei talebani l’hanno spiata, seguita e le hanno sparato alla testa e al collo perché a loro detta diffondeva tramite il suo blog idee laiche e occidentali, quindi oscene. Idee come queste: ”Dateci penne oppure i terroristi metteranno in mano alla mia generazione le armi“.
Questa ragazza così giovane ha denunciato il regime talebano, ha lottato dal suo blog per chiedere penne, istruzione, la possibilità di esistere e non semplicemente sopravvivere.

Educare deriva da una parola latina e vuol dire ” portare fuori”, tirare fuori il meglio. Malala è una di quegli adolescenti che l'ha fatto!
Si può essere grandi, splendidi, saggi e coraggiosi anche a 14 anni. Gli anni di Malala. Gli anni del tutto è possibile e in cui crescere, studiare, sbagliare e migliorare è un diritto. Rischiare di morire per la libertà, no.

Dobbiamo renderci conto che non c’è mai un regime buono, mai del bene nel disprezzare la libertà e la conoscenza.
Ho pubblicato di Malala perché ...studiare, conoscere, essere curiosi ...è legittima difesa!
Malala è sopravvissuta a quel feroce assalto a colpi di proiettili e ha ripreso la sua vita. Certo, per lei nulla sarà come prima, ...anche per il fatto che è stata proposta per il premio nobel per la pace!!
E inoltre è diventata il simbolo di forza, tenacia e libertà, per tutte le sue coetanee costrette alla restrizione in ogni campo della loro vita, e che non avevano avuto lo stesso coraggio di questa giovane donna che ha rischiato di morire trucidata in un attentato sull'autobus della scuola.

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